• settembre 2002
  • ottobre 2002
  • novembre 2002
  • dicembre 2002
  • gennaio 2003
  • febbraio 2003
  • marzo 2003
  • giugno 2003
  • luglio 2003
  • agosto 2003
  • settembre 2003
  • ottobre 2003
  • novembre 2003
  • dicembre 2003
  • gennaio 2004
  • febbraio 2004
  • marzo 2004
  • aprile 2004
  • maggio 2004
  • giugno 2004
  • luglio 2004
  • novembre 2004
  • maggio 2005
  • marzo 2006
  • aprile 2006
  • maggio 2006
  • ottobre 2006
  • gennaio 2009
  • febbraio 2009
  • marzo 2009
  • aprile 2009
  • maggio 2009
  • luglio 2009
  • agosto 2009
  • dicembre 2009

  • This page is powered by Blogger. Isn't yours?

    tremate tremate le mie cazzate son tornate!

    mercoledì, febbraio 26, 2003

    se ci rompete anKora;
    pettirossise ci rompete ankora prendiamo il volo, vi sporchiamo l'auto dall'alto e domenica mattina veniamo sul vostro balcone per cinguettare per 3 ore...
    noi non ci accontentiamo
    delle bricciole delle vostre tovaglie!



    lunedì, febbraio 24, 2003

    la collega;
    ...una mia collega ho il tono di voce
    così alto che tutto l'open space rimbomba amabilmente
    per le sue illuminanti cazzate...
    vorrei essere calmo e paziente,
    ma tutto cospira contro di me...
    domani
    forse
    porto i tappi per le orecchie

    o per la sua bocca!

    venerdì, febbraio 21, 2003

    NO LOGO!;

    giovedì, febbraio 20, 2003

    MEGLIO Coe della RAI !

    mercoledì, febbraio 19, 2003

    livido azul-grana;
    io sto male, non scherzo
    qualcosa stasera mi è andato storto...
    meno male che ora,
    per motivi terapeutici,
    stanno prolungando lo 'zelig' di Bisio!

    Personalmente mi erano bastati i bocconi amari di sabato sera!

    I soliti piccoli crolli che si ripetono annualmente
    e scoppiano poi a maggio
    in maniera deflagrante.

    Voltiamo pagina,
    ma presto.



    lunedì, febbraio 17, 2003

    ...l'amour physique est sans issue;
    anni orsono,
    ascoltando estasiato
    "je t'aime... moi non plus" di Jane Birkin & Serge Gainsbourg
    ho percepito,
    molto prima di sfogliare Eric Fromm, Oscar Wilde e Playboy,
    quanto il sesso fosse splendidamente innocente...


    ed il peccato,
    il suo inutile elemento sovrastrutturale,
    così eticamente superfluo.
    Je vais je vais et je viens
    Entre tes reins
    Je vais et je viens
    Entre tes reins
    Je me retiens
    - Non! main-
    Tenant
    Viens!


    Amen.



    ank2 - Playboy Magazine Archive - 1974

    mercoledì, febbraio 12, 2003



    { this is an anKor MESSAGE:

    Wed Feb 12 08:54:19 WET 2003;
    ...è una fase di stanca
    tedio ed indeterminatezza...


    da bravo punk,
    mi lascio conquistare
    da "quelqu'un m'a dit"
    di Carla Bruni



    ...che splendido culo!


    this is an anKor MESSAGE}


    martedì, febbraio 11, 2003

    ...mi piacciono i blogger che amano Balthus...

    Balthasar Klossowski de Rola in arte Balthus;

    balthusLa reazione più immediata che si ha di fronte a una tela di Balthus è il silenzio. Sgomento, quasi. Incapacità a tradurre in parole le strane sensazioni suscitate da quelle fanciulle in erba, sorprese in intimità ma osservate con freddezza.
    A 32 anni Balthus realizza la sua prima mostra: un successo, soprattutto perché viene accomunato, e con questo frainteso, alla grande stagione del surrealismo allora imperante. Balthus, invece, sarà sempre un metafisico. La sua cerchia di amicizie si allarga ed entra in contatto con altri grandi dell'epoca: Artaud, Bataille, Lacan, Giacometti (di cui diverrà amico fraterno), Picasso, che diventa suo acquirente, e Malraux. Quest'ultimo, in qualità di ministro della Cultura francese, nel '61 lo nomina direttore dell'Accademia di Francia a Roma.
    Balthus vi rimarrà sedici anni, cementando il rapporto assolutamente speciale che aveva con il nostro Paese. La leggenda vivente Balthus, infatti, si staglia nella storia dell'arte del secolo passato come un artista più italiano che francese. Con interessanti aperture all'arte orientale.
    La prima volta che scende in Italia ha appena 27 anni. E' un'autentica febbre che lo porta diretto ad Arezzo: il desiderio a lungo coltivato di vedere dal vivo Piero della Francesca. La visione, lo studio che - racconta lui può essere svolto solo copiando diligentemente l'originale, non lo deludono. Piero della Francesca rimarrà per Balthus il prototipo della pittura, l'idea di perfezione estetica. E, come tale, cercherà di riproporlo, sforzandosi di conferire alle sue fanciulle quella ieraticità, quella estaticità enigmatica e armoniosa che costituiscono l'incanto di Piero.
    Con questa scelta Balthus si ripropone di attualizzare una grande tradizione iconografica, dove la forma delle ossessioni erotiche è resa con estremo rigore. E con questo si assicura le lodi più alte e, al tempo stesso, la critica feroce di essere solo un grande esegeta. Un virtuoso "copione". Piero della Francesca, del resto, non è l'unico tra i grandi artisti italiani del passato da cui Balthus attinge. Quel miracolo di fissità ed eloquenza insieme, che illumina tanta nostra pittura, Balthus lo coglie in particolare in Masaccio, mentre di Caravaggio studia la forza dei gesti. Un ruolo importante, sebbene minore, lo ricoprono anche i francesi: Poussin (che però è anche molto italiano), David e Courbet. E chissà se la mostra veneziana aggiungerà qualcosa di nuovo nell'analisi di questo artista, sciogliendo anzitutto il dilemma se si è trattato del più grande tra i viventi o di un acuto, inventivo discepolo di una grande scuola. (7 settembre 2001) FONTE


    ALTRO SU BALTHUS


    BOBOGOL


    mercoledì, febbraio 05, 2003

    Trilussa - CARITA' CRISTIANA;
    Er Chirichetto d'una sacrestia
    sfasciò l'ombrello su la groppa a un gatto
    pe' castigallo d'una porcheria.
    -- Che fai? - je strillò er Prete ner vedelllo
    -- Ce vò un coraccio nero come er tuo
    pe' menaje in quer modo... Poverello!...
    -- Che? -- fece er Chirichetto -- er gatto è suo? --
    Er Prete disse: -- No... ma è mio l'ombrello!-


    ............................................
    sono torinese, ma Roma è nel mio cuore quasi quanto Madrid....
    aooooooooò
    e chi se ne fregaaaaaaaaaaa!


    DAL BLOG DI POLAROID: : ...che al primo posto tra le classifiche più abusate del 2003 ci sia quella dei 31 pezzi “che mi hanno cambiato la vita”, in fondo, ci può anche stare. Quello che non posso lasciare impunito è che in gran parte di queste classifiche, come ha già osservato Wittgenstein, la facciano da padrone i Massive Attack...

    l'attacco massiccio di polaroid;
    massive....e vaiii......meno male che Polaroid ( senza scegliere la sua 31-list) ci spiega che i Massive Attack non possono cambiarmi la vita... e vaiii... magari vien lì a dirmi che devo fare anch'io la fila e glorificare i grandi miti pataccari della progressive anni 70 o del Rock con la r maiuscola: rolling stones/police/u-due/eric clapton/pink floyd/ janis joplin....mmmm..... no grazie, mi tengo il mega mix del pacha 2001... scusami, polaroid, ma cosa ne sai delle nostre vite? C'eri anche tu nella spiaggia 'caliente' del bora-bora a ballare sui tavoli la techno di Roger Sanchez.... fatti un giretto ad ibiza... davvero, non è niente male essere dionisiaci per qualche giorno: a volte ti possono succedere cose strane come 'cambiare la vita'... para siempre...

    05:08:22 unfinished sympathy - massive attack



    martedì, febbraio 04, 2003

    god bless roland303!;

    ...che siano benedetti i campionatori...

    de gustibus (de mallorn);
    il blog di mallorn afferma giustamente che sono noiosi i dire straits, ripetitivi gli u2, lezioso eric clapton, inascoltabili i g'n'r, insopportabili sia corrs che cranberries... (io aggiungo pure nei 'penosi' i queen of the stone age).
    Ma io mi chiedo: non è che forse il rock dall'avvento dei campionatori (che siano benedetti!!!!) ha perso qualsiasi possibilità di innovazione? In italia per esempio tolti i subs e coccoluto c'è il vuoto!
    Forse solo rimanendo ai margini del cosidetto rock o indie-rock (che ne è solo una variante scelta dal marketing discografico) è possibile trovarne la freschezza delle origini.
    Quattro nomi?
    Beck / Belle and Sebastian / Libertines / Strokes (ora ufficialmente mainstream.... ma speriamo bene!)
    Ok de gustibus!
    Ma questo e ciò che sento...




    ..........................................................................
    A PROPOSITO DEI LIBERTINES:
    ecco il loro primo singolo (quasi 'introvabile') sul sito di NME: what a waster (mp3)...



    about the libertines:
    [Questo gruppo londinese è nato sotto il segno dei Clash. Il loro primo album “Up The Bracket”, prodotto da Mick Jones membro fondatore dei Clash, sta ottenendo un discreto successo in Inghilterra non solo di pubblico ma anche di critica. I media spingono il gruppo verso un successo insperato fino a pochi anni fa, quando per provare i loro pezzi erano costretti a vivere in case occupate. Peter e Carl, rispettivamente chitarrista e cantante sembrano increduli di fronte al loro successo e ricordano spesso ai giornali alcune scene di vita quotidiana circondata da sfide, come riuscire a metter in moto gli scooter senza chiave parcheggiati di fronte ai locali di Londra.
    La band è stata scritturata dalla Rough Trade, uno dei marchi storici della musica indipendente inglese. Ma il business non sembra essere un loro problema, suonando canzoni acustiche durante le interviste e sfidando a calcetto i giornalisti cercano di isolarsi dal mondo delle vendite e si preoccupano solo di creare musica punk dallo spirito libero]